L’ansia è una manifestazione normale in tante situazioni, si manifesta spesso sotto forma di apprensione, preoccupazione ed insicurezza, ed è accompagnata da sensazioni corporee come palpitazioni, tensione muscolare, sudorazione, agitazione.
L’ansia è una risposta di risposta utile, in quanto prepara ed attiva l’organismo in situazioni che potrebbero essere per noi pericolose.
L’ansia diventa un “problema” quando è troppo elevata, costante, limitante e scollegata da pericoli concreti. In questi casi possiamo parlare di Disturbi di Ansia.
Il trattamento non si concentra sul sintomo, si sviluppa attraverso l’identificazione della logica dell’ansia, cioè attraverso la decodifica di ciò che lo stato di ansia comunica per po’.
Ciascuno di noi aspira a vivere la propria vita con gioia e gratificazione, realizzando non solo il benessere fisico ma soprattutto quello interiore. Tuttavia, la nostra esistenza è segnata anche da momenti di inevitabile dolore. La vita infatti comporta delusioni, fatiche, perdite, che a volte squarciano l’ordine del mondo in cui si credeva. Pensiamo, ad esempio, alla morte di una persona cara, alla fine di un amore, alla perdita di una condizione esistenziale, di un lavoro o di un riconoscimento sociale: sono tutti eventi che segnano una crisi nel nostro equilibrio interiore, aprono ferite dolorose, talvolta ne riaprono di vecchie.
Noi aspiriamo a vivere la vita con gioia e soddisfazione, unendo il benessere fisico a quello psichico. Talvolta però il nostro cammino può essere segnata anche da momenti di sconforto, dolore o tristezza. Il nostro percorso esistenziale può proporci situazioni che sconvolgono l’equilibrio del nostro mondo e che determinano ferite dolorose o riattivano dolori passati. La depressione consiste nel vivere stabilmente in questo stato di prostrazione senza riuscire a identificare una possibile via di uscita.
La terapia procede individuando la genesi dello sguardo sofferente attraverso il quale guardiamo il mondo quando siamo in preda della depressione e procede verso la liberazione del paziente dalle teorie autolesive che si sono costituite nel tempo